_Ricordo come fosse ieri il mio arrivo su Hive, carico di curiosità, mi sembrava impossibile che qualcosa che ho cercato per anni finalmente fosse reale._

Foto d’autore
Devo ammettere che tutto suonava particolarmente troppo bello per essere vero, insomma, obiettivamente, chi proveniente da Web 2.0 non storcerebbe il naso se qualcuno gli raccontasse che con i like e con i commenti si è in grado di generare profitto?
Gridare alla truffa al giorno d’oggi è più facile che mettersi a tavolino qualche ora, leggere un whitepaper, spesso non in lingua italiana, informarsi e chiedere.
Ricordo quel primissimo
post dove non ebbi alcun riscontro, come quello successivo, e quello successivo ancora…sembrava quasi una presa in giro ma quella curiosità e voglia di conoscenza non si è mai spenta, sarà forse che il concetto proposto qui mi ha sempre affascinato, sarà la mia passione per le criptovalute.
Ogni account su Hive viene catalogato secondo la quantità di vesting shares possedute, che è direttamente proporzionale alla quantità di HIVE che decidiamo di bloccare per 13 settimane in stake.
Plancton, pesciolino, delfino, orca e balena.
La quantità di tokens necessaria a raggiungere tali livelli aumenta con l’aumentare dell’inflazione della blockchain ma indicativamente ad oggi i livelli primari sono: ~590HP pesciolino, ~5900HP delfino, ~59000HP orca e ~590000HP balena, in base a quando verrà letto questo post nel futuro tali livelli saranno sicuramente aumentati.
_Quel 12 Settembre 2017 mi ritrovavo plancton, ma giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno mi sono posto degli obiettivi progressivi._
Non ne ho mai parlato nel mio blog personale ma mano a mano che raggiungevo un traguardo, ne pianificavo subito uno nuovo, il tutto però con la massima serenità e senza frustrazione.
Ad ogni ciclo di mercato ho cercato di capitalizzare al massimo dei periodi di massima depressione del prezzo, non tanto come autore (cosa che invidio a molti utenti) ma come investitore e curatore.
Qualcosa che però non ho mai fatto in questi anni è decidere di rischiare il mio stake in mosse di trading anche se col senno di poi avrei fatto la mossa giusta, e fino al 2024 non avrei mai e poi mai fatto power down, ma ammetto che è uno strumento utile senza dover per forza delegare lo stake che mi serve per curare i post.
*[Hivebuzz](https://hivebuzz.me/ranking) ora mi ricorda che sono la prossima balena in arrivo in lista.*
Da una parte è certamente un traguardo significativo da raggiungere e il fork con Steem ha dato una grossa mano a riguardo, però dall’altra parte è saggio anche iniziare a pensare al passo successivo.
Ci saranno certamente molti altri anni e traguardi che mi aspettano su Hive ma la prima cosa che mi piacerebbe davvero raggiungere è la costanza di pubblicazione, cercare di restringere quell’enorme gap con il fedesox curatore.
Ed anche se manca relativamente poco (circa ~15k HIVE), ipoteticamente parlando 4 mesi di ulteriore attività senza alcun power down, il bull market si avvicina e mi ronza per la testa questa malsana idea di tentare di cavalcare l’onda per capitalizzare questa volta nelle zone di euforia piuttosto che in quelle di invernale depressione.

Foto d’autore
> Ma sarà davvero saggio?
HBD è un ottimo strumento, ci consente di ottenere stabilità a discapito di un HIVE volatile ed eventualmente capitalizzare sul prezzo in discesa se ce la giochiamo bene, ma non è il vero asset di riferimento di questa blockchain.
Molti sono pronti a fare certe mosse con il prossimo bull market me compreso ma temo che la liquidità che troveremo non sarà favorevole alla nostra scelta, ecco che però c’è lo strumento di conversione onchain HIVE in HBD, quest’ultimo però arriva con un burn fee del 5% ed è possibile ottenere istantaneamente solo metà del controvalore HIVE che decidiamo di convertire.
Tante carte da giocare insomma anche se la migliore strategia rimane sempre quella di accumulare, magari lenti e inesorabili, ma con un rischio notevolmente ridotto.
-Fede